novembre 10, 2010

Stati del mondo: 81. Honduras

B.S. 80: Haiti ↔ 82: India
• Confini: terrestri 1520 km; marittimi: 820.
- a S confina con il Nicaragua, a W con El Salvador e il Guatemala. A N è bagnato dal Mar delle Antille, a S si affaccia all’Oceano Pacifico.
• L'Honduras ha una superficie di 112.492 kmq e una popolazione di 6.535.344 abitanti censiti nel 2001 e di 7.707.000 stimati nel 2008 con una densità di 69 ab./kmq. La capitale Tegucigalpa conta 944.400 abitanti nel 2007.
• Il territorio è in prevalenza montuoso. Il clima è temperato dall’altezza con precipitazioni abbondanti nelle zone esposte esposte agli alisei, siccitoso nel lato al riparo da questi.

B.S.Gmap.
Honduras/Wmap.
• Membro di DR-CAFTA, OAS, ONU e WTO.
• Già colonia spagnola, l’Honduras divenne indipendente (nell’ambito della Confederazione dell’America Centrale) il 15-IX-1821, e completamente sovrano il 5-XI-1838. Nel sec. XX il paese è stato governato da una serie di regimi militari; solo nel 1982 si è ricostituito un governo civile con l’elezione del Presidente Suazo Córdova del Partito liberale. Negli anni seguenti i conflitti nei paesi vicini (El Salvador e Nicaragua) hanno coinvolto anche l’Honduras, stretto alleato degli USA, ma le elezioni si sono svolte regolarmente. Nel 2009 il Presidente Manuel Zelaya (PLH) è stato deposto da un colpo di stato; alle successive elezioni (2009, 2013) hanno prevalso candidati del Partito nazionale. In base alla Costituzione del 1982, il Presidente è titolare del potere esecutivo, mentre il Congresso nazionale (128 membri) detiene quello legislativo; Presidente e Congresso sono eletti a suffragio universale diretto e durano in carica 4 anni.
• Etnie: meticci 87%, amerindi 5m5%, neri 4,3%.
• Lingua: spagnolo.
• Religione: cattolici 47%, protestanti 36%, altri 17 %.
• Links: 
- Instituto Nacional de Estadística.

«La bandiera dell’Honduras è a strisce orizzontali azzurra, bianca, azzurra. Fu adottata nel 1866 e la sua origine deriva dal vessillo della Confederazione delle province unite dell’America centrale (1824-1839) a cui l’Honduras partecipò all’indomani della sua indipendenza (1821) ed è basata a sua volta sulla bandiera argentina. Le stelle poste nella banda bianca vogliono ricordare proprio questa passata unione con Guatemala, Nicaragua, El Salvador e Costa Rica.» (DeA).


B.T. Gmap. Vers. 1.2 / 12.12.17
Sommario. Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i. "L’Honduras di oggi, tra malaffare ed economia che non decolla".  – - Parte Terza: Letteratura. a.
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1. Attualità geopolitica. – «Il 14-XII-2016 il Supremo tribunale elettorale ha accettato la ricandidatura del Presidente Hernández per le elezioni del 2017. Nel 2015 la Corte suprema aveva cancellato il limite di un unico mandato.» (DeA-2018)
– Alla storica seduta del 21 dicembre 2017 in cui l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha bocciato la decisione di Donald Trump di spostare l'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, con l'implicito riconoscimento della Città Santa quale capita di Israele, gli Stati che sotto minaccia hanno votato contro la risoluzione sono stati: Guatemala, Honduras, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Palau, Togo e ovviamente Israele e Stati Uniti. Tutti gli altri o hanno votato a favore (128), o si sono astenuti (35) o per il resto non si sono neppure presentati al voto. L’Honduras ha votato a favore.
– «Honduras e Guatemala, i due paesi dell’America centrale che hanno votato contro la risoluzione Onu su Gerusalemme capitale, hanno una storia lunga decenni di stretti legami diplomatici e militari con gli Stati Uniti. Tutti e due paesi seguono da sempre le indicazioni di Washington per quanto riguarda le decisioni adottate in sede internazionale. Durante gli anni Ottanta, l’Honduras sostenne gli Stati Uniti per quanto riguarda le attività di interferenza in Nicaragua, tra le quali il sospetto ricorso alla forza armata diretta con la disseminazione di mine nelle acque territoriali nicaraguensi, e l’opposizione alla guerra civile a El Salvador.» (TPI/news).

2. Parametri principali. – Nel settembre 1992 la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja ha assegnato all’Honduras l’isola di El Tigre, nel Golfo di Fonseca (rivendicata dal Nicaragua); nel dicembre 2003 la stessa Coorte ha respinto in via definitiva le pretese territoriali di El Salvador confermando il corso del fiume Goascarán come linea di confine fra i due paesi: l’Honduras ha mantenuto così il suo accesso all’Oceano Pacifico. Già colonia spagnola, l’Honduras divenne indipendente il 15 settembre 1821 e completamente sovrano il 5 novembre 1838.

10. Economia. – “L’Honduras è uno dei Paesi più disuguali della regione Centroamericana, con un’economia non diversificata, dunque vulnerabile agli shock esterni, e geograficamente esposto ai disastri climatici. È passato alla storia come la prima ‘Repubblica delle Banane’, nome dovuto alla sua economia basata sull’esportazione del frutto, principalmente verso gli Stati Uniti, e poi passato a descrivere gli Stati centroamericani le cui classi politiche sono state asservite agli interessi delle grandi compagnie bananeras statunitensi. Ancora oggi, l’economia si basa sull’esportazione delle banane e del caffè, mentre parallelamente l’Honduras si è trasformato in un punto fondamentale di passaggio per il traffico che trasporta la cocaina dai Paesi del Centroamerica e del Sud verso il Messico, ed infine negli Stati Uniti.” (CG)

11. Giustizia. – “Lo sviluppo del traffico di droga ha provocato un aumento progressivo della presenza di gang ed il Paese ha detenuto per lungo tempo il record di omicidi (diminuito del 28% nel 2016 ma con il 90% dei casi senza condanna, come il caso Cáceres). Nel 2014 la violenza ha raggiunto il suo massimo livello, e ha dato il via ad una delle più grandi ondate migratorie degli ultimi anni: bambini, adolescenti, e giovanissimi adulti si sono riversati verso Nord, preferendo il lungo e difficile viaggio verso gli Stati Uniti alla guerra quotidiana per le strade honduregne. Obama, per far fronte alla crisi, convinse il Congresso ad aumentare i fondi già stanziati per la regione sostenendo che la crisi migratoria sarebbe presto diventata materia di sicurezza nazionale statunitense.” (CG)

Parte Seconda.
Eventi e dinamica politica.

i. "L’Honduras di oggi, tra malaffare ed economia che non decolla" (CG, 11.12.17). – Sintesi e riduzione. Lo Stato centroamericano è sull’orlo di una crisi di nervi dalle elezioni di fine novembre, che non conoscono ancora un risultato definitivo. A quasi due anni dal brutale assassinio della celebre leader indigena e ambientalista, il Grupo Asesor Internacional de Personas Expertas (GAIPE) ha pubblicato un dossier che punta il dito contro l’impresa idroelettrica Empresa Desarrollos Energéticos Sociedad Anónima (DESA), il cui progetto Agua Zarca trovava in Cáceres la principale oppositrice. L’assassinio di Berta Cáceres si era aggiunto alla lunghissima striscia sanguinaria che tra il 2002 ed il 2014 ha visto la morte di 111 attivisti ambientalisti nel Paese. Un caso che per la Giustizia del Paese non ha ancora dei responsabili, e che è specchio dell’Honduras: problematiche gigantesche e poche soluzioni in tasca. L’Honduras è uno dei Paesi più disuguali della regione Centroamericana, con un’economia non diversificata, dunque vulnerabile agli shock esterni, e geograficamente esposto ai disastri climatici. È passato alla storia come la prima Repubblica delle Banane, nome dovuto alla sua economia basata sull’esportazione del frutto, principalmente verso gli Stati Uniti, e poi passato a descrivere gli Stati centroamericani le cui classi politiche sono state asservite agli interessi delle grandi compagnie bananeras statunitensi. Ancora oggi, l’economia si basa sull’esportazione delle banane e del caffè, mentre parallelamente l’Honduras si è trasformato in un punto fondamentale di passaggio per il traffico che trasporta la cocaina dai Paesi del Centroamerica e del Sud verso il Messico, ed infine negli Stati Uniti.

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