dicembre 04, 2010

La questione sionista ed il Vicino Oriente – Documentazione tratta da “La Rassegna Italiana”: g) Cronache dell’anno 1921.

Sinottica di «Geopolitica»
Home della «Questione sionista»
Mentre valgono le considerazioni generali già fatte per le precedenti fonti documentarie, e cioè: 1°) «Oriente Moderno»; 2°) «Le peuple juif»; 3°) «Jüdische Rundschau»; 4°) Le temps; 5°) «L’Osservatore Romano»; 6°) «La Documentation Catholique»; e ora: 7°) «La Rassegna Italiana», pare qui opportuno rilevare ogni volta la casualità e imparzialità con la quale le diverse fonti si aggiungono le une alle altre, animati da una pretesa di completezza, che sappiamo difficile da raggiungere.

«La Rassegna Italiana», diretta da Tomaso Sillani (1888-1967), inizia le sue pubblicazioni nel maggio 1918, ancora in pieno clima di guerra e con i caratteri che saranno del dopoguerra e daranno poi al fascismo, di cui Sillani fu aperto e convinto sostenitore. Si occupa in prevalenza di temi politici, letterari e artistici. Tra i primi collaboratori vi fu Alfredo Panzini, con una lunga serie di articoli a puntate sul tema della nazione e della patria. Altri autori come L. Vitetti, E. Maddalena. D. Biancardi, M. Bossi, ed altri, a trattare temi che spaziano dal conflitto anglo-americano, a Goethe, alla marina mercantile, all’orientamento della politica belga, per fermarci ad un solo fascicolo del 1921, quarta annata della rivista, a partire dalla quale si aggiungono inserti vari che trattano la politica coloniale e la politica del lavoro e dell’emigrazione. In un contesto più ampio si pubblicano anche articoli che toccano il tema del sionismo e della Palestina. In combinazione editoriale con la stessa testata si inizia a pubblica dal 1921 anche la «Rassegna italiana del Mediterraneo», poi «Rassegna del Mediterraneo e della espansione italiana» a periodicità mensile, di circa una ventina di pagine a fascicolo, e dove compaiono la maggior parte degli interventi sul sionismo e sulla Palestina. Altri articoli solo indirettamente connessi alla nostra ricerca saranno da noi ripresi e destinati ad altro nostro blog, da tempo in attesa di aggiornamenti: «Spigolature storiche e letterarie», dandone ogni volta apposito collegamento.

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LA QUESTIONE SIONISTA
E IL VICINO ORIENTE

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tratta dalla rivista mensile “La Rassegna Italiana”

1920 ↔ 1922

La Rassegna Italiana: 1918 - 1919 - 1920 - 1921 - 1922 - 1923 - 1924 - 1925 - 1926 - 1927 - 1928 - 1929 - 1930 - 1931 - 1932 - 1933 - 1934 - 1935 - 1936 - 1937 - 1938 - 1939 - 1940 - 1941 - 1942 - 1943 - 1944 - 1945 - 1946 - 1947 - 1948 - 1948 - 1950 - 1951 - 1952 - 1953 - 1954 - 1955 - 1956


Anno inizio spoglio: 1921
Sommario: Anno 1921 de “La Rassegna Italiana” → 1. Sionismo e Palestina. – 2. Il pericolo della “nazione ebraica” in Palestina. – 3. Notizie di Palestina. – 4. Il Papa e la Palestina: una fiera Allocuzione del Pontefice. – 5. Ancora la situazione in Palestina. – 6. Sionisti ed Arabi in Palestina. – 7. Rinvio. –

Serie Periodici 1921 = a: Oriente Moderno; b: Le peuple juif; c: Jüdische Rundschau; d: Le Temps; e: L’Osservatore Romano; f: La Documentation Catholique; g: La Rassegna Italiana; h: La Correspondance d’Orient; i: Le Figaro; j: Journal des débats; k: Journal de Genève; l: Gazette de Lausanne; m: La Vita Italiana; n: La Stampa; o: El Sol; p: El Siglo futuro; q: Alrededor del Mundo; r: New York Tribune; s: Evening Public Ledger; t: The Sidney Morning Herald; u: Luxemburger Wort; v: Escher Tageblatt; w: The Evening Post; x: The Ashburton Guardian; y: La Civiltà Cattolica; z: Miscellanea.
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Top Cap. 1g2g → § 1g

Sionismo e Palestina

da: La Rassegna Italiana,
Anno IV, Serie II, Nr. 33,
31 gennaio 1921, p. 389

Sionismo e Palestina. – L’allocuzione pronunziata nel Concistoro Segreto dal Pontefice sulle condizioni attuali della Palestina, sui pericoli che il Centro Nazionale ebraico rappresenta per i diritti dei cristiani in genere e per i cattolici in specie in Terra Santa e sulla necessità che il progetto di statuto britannico subisca profonde modificazioni, è sembrata realmente riassumere il voto di quanti intendono come il prevalere dell’elemento israelita significherebbe un’offesa alla Cristianità, ma anche – per i contrasti che si raccenderebbero tra gli ebrei e l’elemento arabo-musulmano – costituirebbe una perenne causa di lotte sanguinose nel Paese di Gesù.

«Noi vivremo in Palestina da buoni vicini» disse Benedetto XV a Sir H. Samuel quando questi, parecchi mesi or sono, si recò in Vaticano a visitarlo. Ma da allora sono ormai giunti oltre il Portone di bronzo gli echi dei disordini di Palestina che non sono se non la logica conseguenza di una politica di sopraffazione.

Noi abbiamo già esposto la necessità che il mandato britannico si uniformi al criterio che a tale istituto di nuova creazione deriva dal Patto della Società delle Nazioni. Ma non esitiamo a concordare con coloro i quali affermano che solo da una intima intesa su questo terreno fra il nostro paese e la Francia sarà possibile ottenere tale risultato.

Le energiche parole del Papa giovano assai in questo senso, ed esse non sono rimaste senza ripercussione. Conviene che a tali parole risponda una azione della diplomazia pontificia, che potrà svolgersi parallelamente a quella che i Governi di Roma e di Parigi debbono condurre a Londra.

Ma, nelle parole del Pontefice, v’è da rilevare una importante e significativa riserva riguardante la Società delle Nazioni, cui – ha dichiarato il Papa – «si dice» spetti di decidere intorno alla portata del mandato. «Dicitur», in quanto sembra or mai una indiscutibile realtà che la Società delle Nazioni non è che se non un organismo esclusivamente britannico controllato dall’ebraismo.
Crispolto Crispolti

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Top 1gCap. 2g ↓ 3g → § 3g

Il pericolo della “nazione ebraica” in Palestina

da: La Rassegna Italiana
del Mediterraneo,
Anno I, Nr. 4,
Aprile-Maggio 1921, p. 103-105

«Il sionismo era stato causa di preoccupazioni. Nell’interesse di tutti i non ebrei, sia cattolici che gli altri, oppressi da questa preoccupazione abbiamo visitato l’Alto Commissario Britannico.

«S. E. ci ha ricevuto col dovuto rispetto e cortesia, e ci ha assicurato che tutti gl’interessi religiosi saranno tutelati. Questa dichiarazione, che senza dubbio sarà confermata dai fatti, dovrebbe rassicurare i trecento milioni di cattolici, molti dei quali sono sudditi inglesi».
Con questa circolare che il Patriarca latino di Gerusalemme, mons. Barlassina, dirigeva nell’ottobre 1920 alle comunità cattoliche della Palestina, egli credeva realmente di aver ridato tranquillità non pure ai cattolici di Terra Santa, ma a tutti i cattolici del mondo, che guardavano e guardano tuttavia... (segue)

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Top 2gCap. 3g ↓ 4g → § 3g

Notizie di Palestina
da: La Rassegna Italiana
del Mediterraneo,
Anno I, Nr. 4,
Aprile-Maggio 1921, p. 129

Top 3gCap. 4g ↓ 5g → § 4g

Il Papa e la Palestina: una fiera Allocuzione del Pontefice

da: La Rassegna Italiana
del Mediterraneo,
Anno I, Nr. 5,
Giugno 1921, p. 148-150


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Top 4gCap. 5g ↓ 6g → § 5g

Il Papa e la Palestina: una fiera Allocuzione del Pontefice

da: La Rassegna Italiana
del Mediterraneo,
Anno I, Nr. 5,
Giugno 1921, p. 151-152

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Top 5gCap. 6g ↓ 7g → § 3g

Sionisti ed Arabi in Palestina

da: La Rassegna Italiana
del Mediterraneo
,
Anno I, Nr. 10-11,
Novembre-Dicembre 1921, p. 287-88

Il Signor Weissmann, all’ultimo congresso sionista, ha dichiarato: «cominceremo col rendere facile lo studio delle scienze applicate e di certe scienze speculative. Creeremo anzitutto una facoltà di medicina. Per ora ci limitiamo agli istituti di richerche.

«Istituiremo anche una scuola di archeologia legata alle scuole cristiane dell’Oriente. Noi teniamo a collaborare con gli eminenti archeologi congregazionisti. Poi apriremo una scuola di scienze ebraiche, linguistiche, di storia e di filosofia.

«Siamo stati accusati di essere degli agenti inglesi. Noi siamo degli agenti ebrei.

«La nostra situazione in Oriente ci mette in grado di comprendere la parte che la Francia ha sostenuto e deve continuare ad adempiere sulla costa asiatica del Mediterraneo. Ci associamo alla sua opera e vogliamo vivere in buona amicizia con i francesi.

«Perciò l’università di Gerusalemme deve essere un elemento di solido legame fra le nazioni francesi ed ebrea. Inviteremo la nostra gioventù, secondo le sue inclinazioni, a compiere una parte dei suoi studi in Francia.

«Non vi è un solo ebreo in Palestina, ha detto a sua volta il Signor Jabotinsky, organizzatore durante la guerra delle truppe ebree, che non desideri veder la Francia occupare e amministrare la Siria».

Quando avremo detto che queste dichiarazioni sono apparse sulla Dépêche Coloniale, i nostri lettori ne capiranno perfettamente lo spirito e gli scopi. E i nostri amici Francesi sarebbero molto ingenui se si affidassero ad esse.

Nè il Sig. Weissmann nè il suo guerriero collega potranno mutare il corso degli eventi in Palestina e in Siria.

Leggiamo, infatti, in una pubblicazione inglese (Near East del settembre) che per far accettare la costituzione alle varie parti della popolazione, l’alto commissario per la Palestina ne convocò i rappresentanti perchè discutessero il progetto da lui predisposto.

Il Comitato esecutivo arabo della Palestina ha declinato l’invito adducendo che gli arabi non possono discutere un progetto di costituzione mentre la sorte del loro paese non è stata ancora decisa e mentre una loro delegazione sta lottando a londra per la causa della nazione araba.

Altro che scuole di archeologia!

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Top 6gCap. 7g → 1922; § 3g

Rinvio

L’annata della rivista contiene anche i seguenti articoli, il cui testo non contiene espresse menzioni al sionismo ed al suo progetto di insediamento in Palestina. Tuttavia essi paiono interessanti per una migliore intelligenza dell’annosa questione dei “Luoghi Santi”, che costituisce l’approccio peculiare al problema visto dalla Santa Sede, alla cui considerazione tuttavia non manca affatto l’apprezzamento della questione umanitaria e di mera giustizia naturale. Gli ampi testi saranno con minore urgenza integralmente digitati nell’altro mio blog – su circa una trentina – destinato a temi vari, raccolti sotto il titolo inclusivo di “Spigolature storiche e letterarie». Le indicazioni bibliografiche sono esattamente:

1. La questione dei Luoghi Santi, in La Rassegna Italiana del Mediterraneo, Anno I, Numero 1, Gennaio 1921, pp. 8-12.
2. Un Collegio sul M.te Carmelo, in La Rassegna Italiana del Mediterraneo, Anno I, N. 8, Settembre 1921, pp. 221-226; che segue ivi, N. 9, Ottobre 1921, pp. 245-251.
3. I mandati e il popolo arabo, in La Rassegna Italiana del Mediterraneo, Anno I, N. 2, Febbraio 1921, pp. 39-47.

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