marzo 02, 2011

Stati del mondo: 162. Somalia

B. 161: Slovenia ↔ 163: Spagna
• Confini: Confina a W con il Kenya e l’Etiopia, a NW per un breve tratto con Gibuti; si affaccia a N al Golfo di Aden e a E all’Oceano Indiano.
• Il territorio ha una superficie di kmq 637.657 e una popolazione di 7.114.431 abitanti censiti nel 1986 e di 9.133.100 stimati nel 2009 con una densità di 14 ab./kmq. La capitale Mogadiscio conta 1.100.000 abitanti nel 2007.
• Il rilievo consta di un vasto tavolato che da 2000 m si abbassa gradualmente verso l’Oceano Indiano. I fiumi principali sono l’Uebi Scebeli e il Giuba. Il clima è arido con scarse piogge.
• Membro di:Lega Araba, OCI, ONU e UA, Associato UE.
- Utenti internet: 11,6 ogni 1000 abitanti.

Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// – 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

1. Parametri principali. – La forma di governo è di repubblica con capo dello stato ad interim Sheik Sharif Sheik Ahmed dal 31 gennaio 2009. Primo ministro ad interim è Omar Abdirashid Ali Sharmarke dal 13 febbraio 2009. Il governo di transizione non è stato in grado di mantenere il controllo del paese e il principale gruppo guerrigliero ha ripreso l’offensiva per assumere il controllo completo della capitale Mogadisco. Prosegue la pirateria contro i mercantili di passaggio lungo le coste, parzialmente presidiate da forze navali di vari paesi, fra cui l’Italia.

2. Note storiche. – Il territorio dell’attuale Somalia, che è indipendente dal 1° luglio 1960, risulta dall’unione della Somalia che era in amministrazione fiduciaria dell’Italia dal 1950 e del protettorato britannico del Somaliland. Dopo il lungo regime del generale Siad Barre (1969-1991) si è avviata una guerra civile che neppure l’intervento di truppe sotto l’egida dell’ONU (1992-1995) è riuscita a risolvere. Ne è derivata una frammentazione in diverse “repubbliche” con istituzioni proprie. Già nel 1991, nel Nord del paese, si era proclamato indipendente il Somaliland. Nel 1998 fu la volta del Puntland, seguito da altre regioni soggette a diversi “signori della guerra”. Sono state create istituzioni transitorie, che hanno cercato di stabilire il controllo del territorio anche grazie alla presenza di truppe etiopiche (2006-09) e della UA, dal 2007 in poi.

3. Economia. – La risorsa principale della Somalia è l’allevamento seminomade di ovini, caprini e cammelli. Le colture più importanti sono quelle cerealicole, soprattutto sorgo, oltre a patate dolci, arachidi, banane. Le aree più produttibe sono le valli del Giuba e dell’Uebi Scebeli. Prodotti spontanei sono l’incenso, la mirra e la gomma arabica. È diffuso il cedro. È praticata la pesca. Le risorse minerarie di cui dispone il paese sono le saline di Gisera e i depositi di gesso di Berbera. Si trovano anche giacimenti di carbone, rame, cromo, oro, manganese, uranio...

4. Popolazione. – I gruppi etnici sono costituiti da somali per il 92%, arabi per il 2%, afar per l’1%, altri per il 5%. Le lingue ufficiali sono l’arabo e il somalo, ma si parla anche inglese e italiano. La religione è costituita per il 99,9% da musulmani.

5. Giustizia. – Vige la legge musulmana, ma in regime di guerra civile permamente.

6. Difesa. – Nelle acque al largo della Somalia è praticata la pirateria. Infuria la guerra civile endemica e la situazione interna è molto confusa e difficile da analizzare. Il quadro internazionale alquanto oscuro. La retorica della ingerenza umanitaria è solo propaganda strumentale dei media occidentali.

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